Polestar 2: un veicolo elettrico elegante ma con compromessi

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La Polestar 2 rimane un veicolo elettrico avvincente, che unisce il design scandinavo con tecnologia e prestazioni solide. I recenti aggiornamenti hanno aumentato l’autonomia – ora superando le 400 miglia in alcune configurazioni – rendendolo competitivo anche contro rivali più costosi. Tuttavia, la guida decisa dell’auto e l’esperienza di guida meno raffinata le impediscono di essere una delle scelte migliori nell’affollato segmento dei veicoli elettrici premium.

L’evoluzione di Polestar: dalle corse alla strada

Polestar è nata come divisione prestazionale di Volvo, affinata sui circuiti svedesi per auto da turismo. Ora, sotto la proprietà congiunta di Volvo e Geely, si concentra esclusivamente sui veicoli elettrici. La Polestar 1, un ibrido a produzione limitata, ha aperto la strada alla più accessibile Polestar 2 lanciata nel 2020. Da allora il mercato dei veicoli elettrici è esploso con concorrenti come la BMW i4, la Hyundai Ioniq 6 e la Volkswagen ID.7, ciascuna in lizza per l’attenzione degli acquirenti. Questa rapida crescita significa che Polestar deve perfezionare continuamente la propria offerta per rimanere rilevante.

Design e praticità: un approccio unico

La Polestar 2 si basa sull’architettura modulare compatta (CMA) di Volvo, condivisa con XC40 e C40. Il suo design fastback crea una forma distintiva di berlina a cinque porte, fondendo stile e praticità adatta alle famiglie. Il restyling del 2023 ha introdotto la griglia “SmartZone”, che ospita sensori avanzati di assistenza alla guida.

L’auto non offre livelli di allestimento tradizionali; si affida invece a pacchetti opzionali per migliorare l’equipaggiamento standard. Questo approccio semplifica il processo di acquisto ma può spingere alcuni clienti verso prezzi più alti.

Prestazioni e maneggevolezza: veloce ma spietato

La Polestar 2 offre un’accelerazione vivace, soprattutto nelle configurazioni a doppio motore. La versione Long Range Dual Motor raggiunge i 100 km/h in soli 4,3 secondi, mentre il Performance Pack la riduce a 4,0 secondi. Tuttavia, la guida è notevolmente rigida, rendendola scomoda sulle tipiche strade del Regno Unito.

Sebbene i modelli aggiornati abbiano migliorato l’efficienza, la Polestar 2 non corrisponde all’agilità della BMW i4 o alla raffinatezza della Model 3 di Tesla. Lo sterzo sembra meno reattivo e l’auto mostra più rollio durante le manovre aggressive.

Autonomia, addebito e costi di gestione: competitivi ma non leader

La Polestar 2 rivista vanta valori di autonomia impressionanti, con il modello a motore singolo a lungo raggio che raggiunge fino a 409 miglia nel ciclo WLTP. La variante Standard Range offre 344 miglia, mentre la versione Dual Motor offre 370 miglia (ridotte a 352 miglia con il Performance Pack). La portata nel mondo reale può variare.

I tempi di ricarica sono ragionevoli, con una ricarica ultra rapida in grado di aggiungere una carica significativa in meno di 30 minuti. Tuttavia, il deprezzamento è elevato: dopo tre anni viene mantenuto solo il 38-43% del suo valore. Dal secondo anno in poi si applica anche la tassa sulle auto di lusso, che si aggiunge ai costi di proprietà.

Interni e tecnologia: stile minimalista con avvertenze

Gli interni della Polestar 2 riprendono il linguaggio del design Volvo, con un’estetica pulita e minimalista. Materiali di alta qualità e sedili comodi migliorano l’esperienza. Tuttavia, la dipendenza da un touchscreen centrale per molte funzioni può essere fonte di distrazione.

L’auto offre di serie un’opzione di interni vegani, attraente per gli acquirenti attenti all’ambiente. Ma l’aggiunta di funzionalità premium fa aumentare rapidamente il prezzo.

Il verdetto: un forte contendente con punti deboli chiave

La Polestar 2 è un veicolo elettrico elegante e ben equipaggiato che sfida il dominio di Tesla. Il suo lungo raggio e le ottime prestazioni lo rendono una valida alternativa. Tuttavia, la guida decisa e l’esperienza di guida meno coinvolgente le impediscono di competere pienamente con rivali come la BMW i4. Se il comfort è una priorità, gli altri veicoli elettrici offrono una guida più fluida.

La Polestar 2 rimane un’opzione interessante per chi cerca un’auto elettrica distintiva e tecnologicamente avanzata, ma i potenziali acquirenti dovrebbero valutare attentamente i suoi punti di forza rispetto ai suoi punti deboli.